BLOG A CURA DEL PROF. ALESSANDRO SIMONETTI

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lunedì 23 giugno 2014

Un piccolo passo indietro nella storia



Per capire come la nostra attuale situazione ebbe inizio, dobbiamo tornare al 1944, anno in cui nei giorni compresi dal (e qui mi viene quasi da ridere, perché queste cose capitano sempre in piena estate) 1° al 22 di luglio, vengono firmati gli accordi di Bretton Woods per sancire l'abolizione del Gold Exchange, che fissava tutte le valute rispetto alla quotazione dell'oro, e venne sostituito con il Gold Exchange Standard, che legava tutti i cambi al dollaro, il quale a sua volta restava (si fa per dire) fissato all'oro. Ma chi controllava l'oro, se non gli americani stessi, i quali non hanno permesso mai a nessuno di ficcare il naso nelle loro riserve auree di Fort Knox? Nessuno sa davvero cosa ci sia la dentro, nemmeno al presidente degli Stati Uniti stesso è dato saperlo.

La situazione in America era disastrosa, si era da poco risollevata dagli effetti della grande crisi, che già aveva dovuto sostenere le spese enormi di una guerra planetaria. Gli USA avevano la necessità di stampare moneta per risollevare la loro economia, e così fecero.

Tutto questo naturalmente, infastidì tutte le altre nazioni, che resistettero mal sopportando la situazione, fino al 1971. Le cose migliorarono, volgendo a favore del resto del mondo? Macchè! Andiamo a vedere cosa successe esattamente (e qui mi sbellico letteralmente dalle risate) il "15 agosto del 1971" (capito? a Ferragosto!!) il presidente Nixon, firma gli accordi di Camp David, abolendo il Gold Exchange Standard, sganciando per sempre la quotazione del dollaro da qualsivoglia vincolo. C'era appena stata la guerra del Vietnam, l'economia di nuovo languiva, l'America aveva bisogno di stampare a più non posso!!

Gli americani però, avevano fatto i conti senza l'oste! Se questo escamotage, si era dimostrato valido per loro, anche le altre economie dotate di moneta sovrana non se ne stettero con le mani in mano, e poterono avvantaggiarsene anch'esse. Questo ovviamente non piacque agli Stati Uniti, e fu così che cominciarono i problemi di natura petrolifera, il terrorismo arabo e tutto il resto. Ma questa è un'altra storia...

Per tornare a quella recente, ecco che, fortemente voluto dal Fondo Monetario Internazionale, nato subito dopo gli accordi di Bretton Woods, e come si sa creatura made in USA, prende forma il progetto euro.

In cosa consiste in pratica questo progetto? Legare ad un cambio fisso con una moneta unica tutte le nazioni europee (concorrenti degli USA) e lasciare mano libera all'America, di poter continuare a stampare a piacimento la propria moneta in qualità di nazione sovrana non vincolata da nessun accordo, in tale processo, con nessun'altra nazione.

Come possiamo competere con questi qua?? Soltanto uno stolto non capirebbe che si tratta solo di un enorme imbroglio fortemente voluto e architettato dall'America, con la complicità dei loro sodali che curano i suoi interessi presso la Commissione Europea!

Se vogliamo risollevare le nostre economie, dobbiamo assolutamente ritornare in possesso della nostra sovranità monetaria e liberarci per sempre di questo baraccone chiamato Europa!!

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